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Cos’è il crowdfunding? Qual è il miglior sito di crowdfunding in Italia?
Se sei un imprenditore digitale o un musicista in questo articolo ti spiegherò come creare una campagna di crowdfunding di successo illustrandoti le migliori piattaforme testate anche dai miei clienti e le strategie fondamentali per ottenere il finanziamento tanto desiderato
Se ti stai chiedendo
Un’ottima possibilità per finanziare i tuoi progetti e sostenere economicamente la tua start up o la produzione della tua musica è offerta dal crowdfunding. Dimentica le forme di finanziamento allettanti che ti offrono le banche con le loro classiche clausole nascoste, mettiti comodo e leggi questa guida dove ti parlerò delle principali piattaforme italiane di crowdfunding che sia io che alcuni dei miei clienti hanno utilizzato con risultati più che soddisfacenti.
Cosa è il Crowdfunding? il termine deriva dalla lingua inglese crowd, “folla” e funding “finanziamento”, in italiano finanziamento collettivo, sostanzialmente è un processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizza il proprio denaro in comune per sostenere gli sforzi di persone e organizzazioni.
È una pratica di micro finanziamento dal basso che mobilita persone e risorse.
Vi sono quattro tipi di crowdfunding:
Donation based: chi fornisce i fondi si configura semplicemente come un donatore e contribuisce con una donazione alla raccolta fondi per sostenere il progetto di un ente non profit o di una persona fisica.
Reward based: chi partecipa alla raccolta fondi ottiene in cambio una ricompensa (reward), che di solito ha un valore simbolico o poco più; su alcune piattaforme come ad esempio Kickstarter o Indiegogo spesso si trovano progetti che hanno la finalità di realizzare prototipi o prime linee di prodotto. In questi casi i finanziatori possono ricevere come ricompensa uno dei primi prodotti realizzati; in questi casi il crowdfunding reward si configura come una tecnica di pre-vendita, che permette di lanciare il prodotto sul mercato anche da un punto di vista della comunicazione, aggregando una community di interesse.
Social lending (prestiti fra privati): le prime piattaforme di prestiti fra privati (ad esempio Kiva, lanciato nel 2005) hanno ormai raggiunto livelli di transato annuo dell’ordine di grandezza di centinaia di milioni di euro; si tratta di piattaforme che fanno incontrare una domanda di accesso al piccolo credito da parte dei privati (che le banche tradizionali non possono soddisfare) con la disponibilità di altri privati a “rischiare” cifre di solito contenute (che non consentirebbero un rendimento significativo se impiegate con prodotti di investimento tradizionali) in cambio di un interesse.
Equity crowdfunding: queste piattaforme permettono alle aziende, di solito in fase di startup, di organizzare aumenti di capitale sollecitando una community di potenziali azionisti. In questo caso il finanziatore partecipa alla raccolta di fondi in cambio di una partecipazione nell’azienda (quota di capitale) divenendone quindi azionista. Questo genere di crowdfunding costituisce una sollecitazione di pubblico risparmio e comporta rischi analoghi al mercato azionario, pertanto nei vari paesi in cui è presente in modo significativo è stato regolamentato dagli organi competenti (in Italia dalla Consob, fin dal 2012).
Indice: Migliori Siti di Crowdfunding in Italia
Eppela
È una piattaforma italiana pensata soprattutto per finanziare progetti creativi e startup.
Eppela è una piattaforma italiana di crowdfunding reward-based e generalista, il nome deriva dal toscano “Oppela” che significa “farcela”.
Su Eppela è possibile, con l’aiuto di un campaign manager, avviare una campagna di crowdfunding per finanziare il tuo progetto.
Si tratta di una raccolta fondi online attraverso singole donazioni in cambio di omaggi chiamati ricompense.
Come funziona Eppela?
Lanciare un progetto su Eppela è semplice e gratuito, una volta approvata e convalidata la proposta, si viene seguiti da advisor dedicati che forniscono consigli e dritte utili a realizzare una campagna di successo.
L’obiettivo economico viene fissato all’inizio della campagna e non può essere più modificato, le campagne solitamente hanno una durata tra i 15 e i 40 giorni.
Esistono due tipi di campagne, le “tutto o niente” e le “prendi tutto”, le prime richiedono necessariamente il raggiungimento della cifra traguardo nel tempo prestabilito, altrimenti le donazioni raccolte vengono riaccreditate sulle carte dei sostenitori. Nel secondo caso invece, riservato solitamente a progetti di carattere umanitario e sociale, il progettista riceve la cifra raccolta anche se il traguardo non viene raggiunto.
Il progetto deve essere comunque approvato dal team di Eppela e sarà quindi necessario che il progetto sia chiaro e ben definito nei minimi dettagli, questo perché i sostenitori devono avere un’idea chiara del prodotto che stanno andato a finanziare.
Nel caso di campagne per la realizzazione di un prodotto (libro, videogioco, gadget) può essere il prodotto stesso la ricompensa che riceveranno i sostenitori una volta ultimati i lavori, nel caso invece di campagne per finanziare festivale, fiere, mostre, la ricompensa potrebbe essere il biglietto di ingresso o un tour guidato.
E’ assolutamente vietato creare la stessa campagna anche su altre piattaforme.
Eppela ha dato vita a iniziative di cofinanziamento in collaborazione con grandi aziende italiane per premiare la creatività e l’innovazione.
Fare una donazione su Eppela, i metodi di pagamento
Chiunque può diventare sostenitore di un progetto su Eppela previa registrazione alla piattaforma.
L’unico metodo di pagamento accettato è Stripe, di conseguenza è necessario disporre di una carta di credito o prepagata del circuito Visa, Mastarcard o American Express.
E’ anche possibile effettuare un bonifico ma la pratica richiede più tempo.
Non è possibile fare un pagamento con Paypal.
L’importo viene trattenuto e congelato su un fondo dedicato fino al termine della campagna, in caso di non raggiungimento dell’obiettivo, le singole donazioni vengono riaccreditate sulle carte dei donatori.
La gestione fiscale dei fondi raccolti spetta al singolo progettista, non essendo in Italia ancora vigente una normativa specifica sul crowdfunding reward-based, la soluzione più opportuna è rivolgersi al proprio commercialista per una corretta gestione dei fondi e delle fatture da emettere.
I costi di Eppela
Nel caso in cui la campagna si concludi con successo, le commissioni di Eppela sono pari al 5% della somma raccolta.
A questa commissione vanno aggiunti i costi determinati dal metodo di pagamento, Stripe trattiene 1.2 % + 0.15 € per ogni pagamento effettuato con carte di credito Visa® o Mastercard® e 2.7 % + 0.25 € per ogni pagamento effettuato con American Express® e carte extra europee.
Il bonifico ha una commissione di 0,90€
Andando nella sezione esplora potrai scoprire i vari progetti in corso di finanziamento distinti per obiettivi :
I progetti sono anche divisi per categorie, vi consiglio di visitarle prima di avviare qualsiasi vostro progetto, ambiente, animali, cinema, c’é ne sono diversi, andiamo nella sezione che ci interessa musica, clicchiamo e troverete gli album dei musicisti in corso di finanziamento e potrete vedere quanti soldi ognuno di loro é riuscito a raccogliere
Produzioni dal Basso
La prima piattaforma italiana di crowdfunding, fondata nel 2005.
PDB offre la possibilità di proporre e sostenere diversi tipi di progetti di raccolta fondi e crowdfunding le cui condizioni sono sensibilmente diverse.
Dal 2005 Produzioni dal Basso (PDB) è un sito di crowdfunding che permette la raccolta di fondi per specifici progetti da parte di chiunque voglia sostenerli, in modo semplice, orizzontale, trasparente.
PDB offre la possibilità di proporre e sostenere diversi tipi di progetti di raccolta fondi e crowdfunding le cui condizioni sono diverse. Un aspetto molto importante di PDB e che lo contraddistingue rispetto alle altre piattaforme é la possibilità che tutti i sostenitori hanno di partecipare alle attività della community, condividendo idee, considerazioni e commenti su ciascun progetto proposto.
PDB non acquisisce diritti sulle opere proposte, non fa promozione ai progetti, non distribuisce alcunché. Conseguentemente, PDB non si assume alcuna responsabilità riguardo ai progetti presentati sulla piattaforma; PDB è un fornitore di servizi per chi propone il progetto e per coloro che intendano finanziarlo.
Per sostenere un progetto è sufficiente registrarsi sul sito mediante una valida e-mail ed una password. Poi si verrà guidati nella procedura di finanziamento e nella conclusione dell’accordo con l’autore del progetto.
Non si crea alcun rapporto contrattuale tra PDB ed i sostenitori, ma unicamente tra i sostenitori e gli autori dei progetti. L’esecuzione di un finanziamento comporta piena ed integrale accettazione dei termini e delle condizioni offerte dall’autore del progetto, nella versione vigente al momento dell’erogazione del contributo.
[fonte: Produzioni dal basso. Per la guida completa e per scaricare la guida in pdf clicca sul seguente link : https://www.produzionidalbasso.com/info/terms/
Ulule
Piattaforma dedicata soprattutto a musica, fumetti, film e progetti di solidarietà.
Ulule: il sito n°1 del crowdfunding europeo.
Ulule, che cos’è?
Ulule è una piattaforma di reward-based crowdfunding generalista che ti permette di scoprire e dare vita a belle idee. I progetti sono finanziati soltanto se raggiungono (o superano!) il loro obiettivo finanziario. Che tu sia un progettista e/o un sostenitore, questa pagina ti presenta in dettaglio il funzionamento di Ulule.
Sin dal suo lancio nel 2010, 16.338 progetti creativi, innovativi e di scopo collettivo sono stati finanziati grazie a utenti presenti in 193 paesi. Scopri tutte le statistiche aggiornate in tempo reale.
Guarda il video per scoprire Ulule in 1 minuto.
I progetti sono tutti accompagnati e monitorati dal team Ulule?
Sì! Tutti i progetti sono vagliati e accompagnati da un tutor del team prima, durante e dopo il lancio della campagna.
Questo per 2 motivi principali:
Entro 48 ore lavorative ogni richiedente riceve una mail per sapere se il suo progetto è stato accettato o no.
Qual è la commissione di Ulule?
Ulule applica una commissione soltanto per i progetti finanziati con successo. Non viene trattenuta nessuna commissione se un progetto non raggiunge il suo obiettivo finanziario al termine della campagna.
Per le somme inferiori a 100.000 euro la commissione di Ulule è del:
L’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) applicabile dipende dal domicilio del progettista.
Se sei un musicista o hai una band un discorso a parte e più approfondito merita Bankbackers
BandBackers
Indice
Cosa offre ai musicisti e alle etichette
Come viene utilizzato il denaro raccolto
BandBackers è una label discografica community based che finanzia progetti musicali attraverso una piattaforma di royalty crowdfunding….cosa significa, significa che
Da una parte gli artisti trovano fondi per i loro progetti, i fan nel finanziare questi progetti musicali guadagnano denaro dallo sfruttamento economico degli stessi.
A differenza del crowdfunding reward based, basato su ricompense simboliche o sulla prevendita di prodotti, BandBackers ripaga i fan detti anche backers che finanziano l’artista facendoli partecipare agli utili.
Cosa offre ai musicisti e alle etichette
BandBackers offre ai musicisti
La possibilità di avere denaro da utilizzare per la stampa, la promozione, il booking, la realizzazione di merchandising e il servizio di export office dei loro artisti.
Offre quindi un network di Partners che operano attivamente nel settore, disponibili a offrire servizi come la possibilità di essere proposti per sincronizzazioni musicali nel cinema e nella pubblicità.
BandBackers inoltre si occuperà di tutte le pratiche burocratiche di deposito dei brani
Prima di iniziare la raccolta fondi BandBackers realizza, preventivamente una “visura editoriale” dei musicisti che vogliono aprire una campagna di finanziamento e in seguito decide con loro il valore della cifra da raccogliere.
Una campagna di royalty crowdfunding su BandBackers è suddivisa in due fasi:
1) la prima, non vincolante denominata “Wishlist” durante la quale verrà testata l’intenzione dei tuoi potenziali fans cioè della fanbase a partecipare all’eventuale campagna di funding. Questa prima fase sarà cunque disciplinata da una scrittura privata tra BandBackers e l’artista.
2) raggiunti almeno 100 like partirà la fase di funding vera e propria, attraverso la quale sarà possibile raccogliere il denaro attraverso la piattaforma. Questa seconda fase sarà disciplinata da una ulteriore scrittura privata nella quale verranno specificati i dettagli e procedure del funding.
Solo nel caso in cui verrà raggiunto l’obiettivo economico della campagna verrà stipulato un contratto discografico/editoriale con l’etichetta.
Come viene utilizzato il denaro raccolto
Il funding servirà ai musicisti per realizzare cd, vinili, merchandising, promuovere a mezzo ufficio stampa ed export office il progetto musicale oppure investire su un booking per progettare uno o più tour. In questo modo il progetto potrà emergere e diffondersi e generare proventi da ripartire con i backers.
E’ possibile scegliere se destinare il budget a uno dei partner tecnici di BandBackers (uffici stampa/agenzie di booking/promoter/export office) oppure, proporre operatori non presenti adatti al progetto.
Cosa succede alle edizioni cedute a BandBackers?
Terminata la campagna di raccolta BandBackers provvede al deposito presso le società di collecting SIAE e Soundreef dove sono iscritti gli artisti.
L’accordo tra BandBackers e l’artista prevede la cessione dei seguenti diritti fondamentali per un minimo di 5 anni rinnovabili tacitamente per altri 5:
Diritto di pubblica esecuzione (DEM)
Diritto fonomeccanico (DRM)
Diritto di Stampa
Diritti di sincronizzazione
Con il contratto di cessione gli artisti cedono tutti i diritti di sfruttamento economico all’editore, a corrispettivo di tale cessione riceveranno dall’editore la restituzione della metà dei diritti d’esecuzione (DEM misurati in ventiquattresimi) e la metà dei diritti di riproduzione meccanica (DRM misurati in centesimi).
Tali cifre verranno corrisposte in automatico agli artisti dalle società di collecting SIAE e Soundreef.
Nel contratto saranno specificate nel dettaglio tutte le ripartizioni compresi i casi particolari. Durante i primi due anni dal deposito, l’intera cifra raccolta da BandBackers, proveniente dagli accordi discografici e dallo sfruttamento economico delle edizioni, viene restituita ai backers proporzionalmente all’investimento effettuato e all’attività di promozione svolta attraverso i press kit elaborati da BandBackers. Ma a questo punto mi chiederete
Cosa guadagna BandBackers?
BandBackers Trattiene una fee del 10% sul totale dei soldi raccolti per la campagna.
Dopo i primi due anni dalla cessione delle edizioni parteciperà ai proventi delle royalties suddividendole con i backers al 50%.
Guadagna dal licensing sulle sincronizzazioni e divide a metà con i backers il 20% degli introiti della band derivanti dalla vendita dei cd/dai live/merchandising/etc
Attenzione: In quanto società di edizioni BandBackers detiene i diritti di sfruttamento economico delle opere, incasserà i proventi e li utilizzerà per ricompensare i backers che NON possederanno percentuali di edizioni.
Cosa guadagnano i fans con BandBackers?
I fan ricevono al momento della donazione un press kit che permette loro di promuovere l’attività dell’artista e consente a BandBackers di tracciare la viralità generata tramite un sistema di referral code, in questo modo avranno la possibilità di monetizzare il loro investimento in proporzione a tempo e denaro spesi, sostenendo economicamente e promuovendo viralmente i progetti su cui hanno investito.
Quindi guadagnano tutti la piattaforma Bandbackers, il musicista e il fan detto backer. Guadagneranno ogni volta che i progetti finanziati verranno suonati in radio, tv, web o utilizzati come colonne sonore o spot pubblicitari.
Schoolrising
Dopo aver analizzato in che cosa consiste il crowdfunding e quali sono le molte piattaforme che consentono di organizzare una raccolta fondi in Italia approfondiamo adesso una piattaforma focalizzata solo ed esclusivamente sulla scuola Schoolraising.it.
Con schoolrising si possono raccogliere i fondi necessari per finanziare tutti quei progetti scolastici che, a causa dei continui tagli ai fondi degli istituti, non possono essere realizzati”: si tratta insomma di una piattaforma pensata per raccogliere risorse necessarie alla realizzazione di iniziative didattiche o strutturali che altrimenti rischierebbero di non attuarsi all’interno del sempre più bistrattato mondo dell’istruzione scolastica.
Schoolraising.it propone diverse opzioni in base alle esigenze degli utenti: si può prendere parte a workshop e laboratori oppure richiedere consulenze personalizzate.
Oltre al crowdfunding
Cliccando sul menu servizi per le scuole troverai anche una sezione relativa all’alternanza scuola lavoro dove possono essere realizzati percorsi che consentiranno agli studenti di “sviluppare le competenze necessarie per il proprio futuro”. Sono percorsi che valgono dalle 24 alle 200 ore di alternanza scuola lavoro e verranno realizzati tra Bologna e Berlino o anche direttamente nella tua scuola.
Inoltre sempre nella stessa sezione troverai un altro servizio il Wallet portafoglio di classe dove inserire piccole raccolte fondi necessarie all’acquisto di materiale didattico o quote di partecipazione che serviranno a finanziare uscite didattiche o viaggi di istruzione.
Ogni scuola, su iniziativa di un qualunque suo membro (dal preside, ai professori, agli studenti) può dunque far conoscere le proprie necessità, spiegando ciò che intende fare, stabilendo il budget necessario al raggiungimento degli obiettivi, curando la comunicazione e indicando la data di termine della raccolta stessa (e le ricompense previste per i finanziatori). Di seguito il mio video, tratto dal mio canale YouTube, sulla piattaforma School Raising
Come progettare una Campagna di Crowdfunding di Successo
Chiunque pensi che il crowdfunding sia un modo facile per raccattare soldi sta perdendo tempo. Il crowdfunding non è una semplice colletta. Quindi come essere certi che il tuo progetto venga finanziato tramite una campagna di crowdfunding? Quali sono gli elementi che nella progettazione di una campagna di crowdfunding non devono mai mancare?
Ogni progetto che si rispetti deve avere i seguenti elementi:
Gli errori fa evitare
Come già detto, il crowdfunding non è una mera colletta. Quindi un errore grave è trascurare la community e iniziare la campagna senza avere un adeguato presidio sul web. Inoltre è sbagliato interrompere la comunicazione una volta che è stato raggiunto l’obiettivo di raccolta. “Va curata con attenzione la rendicontazione del progetto in tutti i suoi aspetti, raccontando nel dettaglio come sono stati spesi i fondi e cosa si è realizzato. inoltre prendersi cura della relazione col donatore è una base fondamentale per instaurare un rapporto di fiducia, che può essere la base anche di una successiva campagna”. dal testo “Crowdfunding e personal fundraising. La nuova frontiera del dono” (Epc editore) di Anna Maria Siccardi, Valeria Vitale
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