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La cabina di regia che si è tenuta nella giornata del 30 Giugno 21 a Palazzo Chigi ha deciso di cancellare la seconda sessione di cashback che sarebbe dovuta partire dal 1 luglio.
Quindi non ci sarà un secondo semestre 2021 del piano Cashless Italia e l’operazione si fermerà alla scadenza del 30 giugno con il pagamento comunque delle somme accumulate con i pagamenti delle carte di debito e credito e con il super-premio da 1.500 euro ai maggiori utilizzatori di «moneta elettronica».
Niente paura, quindi, per chi fino al 30 giugno con l’app Io ha totalizzato almeno 50 transazioni valide con moneta elettronica, a loro spetterà il cashback pari al 10% del transato per un massimo di € 150,00.
Quindi è ufficiale che verrà pagato il cashback relativo al 1 semestre del 2021.
Durante questi mesi di Stop l’esecutivo deciderà il da farsi ma la misura non sembra rientrare nelle intenzioni del Presidente del Consiglio Draghi che ferma le disposizioni volute dal Premier Conte, per incentivare, l’utilizzo della moneta elettronica e contrastare l’evasione fiscale
Tra i più critici verso la misura, in prima fila Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni che, proprio di recente, aveva presentato una mozione al Senato, mozione respinta da Palazzo Madama. In quell’occasione, però era arrivata a semaforo verde una mozione della maggioranza che segnalava le “criticità” emerse chiedendo un “monitoraggio” del programma per adottare i “provvedimenti correttivi” contro i furbetti del cashback, eclatante il caso dell’utente che in un ora fece 50 transazioni da 6 centesimi, e come lui tanti altri mettendo in difficoltà i gestori degli impianti che per ogni transazione pagano comunque commissioni più alte.
Diamo uno sguardo ai numeri
– 726 milioni di transazioni elaborate
– 5,9 milioni le persone che hanno già raggiunto i requisiti per il rimborso statale (almeno 50 operazioni valide con «moneta elettronica»).